Commissioni POS: cosa sono, chi le deve e quando bisogna pagarle secondo la legge

Le commissioni POS hanno acceso una grande polemica in questi anni. Molti commercianti dichiarano di pagarne troppe, ma è davvero così?

Negli ultimi anni stanno aumentando, anche in Italia, i pagamenti tramite carte di credito o debito. I contanti sono utilizzati sempre di meno, perché servirsi della carta è più comodo e sicuro. In questo modo, milioni di persone evitano di uscire con troppi soldi in tasca, pagano semplicemente avvicinando la carta ad un dispositivo elettronico, ma spesso è possibile utilizzare addirittura uno smartphone o uno smart watch.

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Tutto ciò che devi sapere sul POS (trevisolavora.it)

Qualcuno direbbe che stiamo parlando delle evoluzioni del tempo, ma ancora troppe persone rifiutano questo genere di pagamento, anche dal lato di chi deve ricevere il denaro. La transizione con carta di credito obbliga il commerciante a pagare le tasse, in un paese con un’evasione enorme come il nostro è un gesto visto con grande sospetto. La scusa principale riguarda le commissioni che riguardano il POS: ma devono davvero pagarle tutti? Ecco qual è la verità.

POS: si pagano le commissioni sotto i dieci euro?

Ogni volta che paghiamo attraverso POS, chi riceve il denaro deve rinunciare ad una piccola commissione. Parliamo di cifre spesso irrilevanti, ma che possono diventare importanti se consideriamo la mole di pagamenti che un esercizio commerciale riesce a fare ogni anno. Le commissioni per i pagamenti sotto i dieci euro sono ancora in vigore, anche se diverse associazioni stanno provando a convincere il governo ad eliminarle, in modo da rendere più agevole i pagamenti tramite carta di credito.

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Chi deve pagare le commissioni POS (trevisolavora.it)

Il nuovo protocollo previsto all’interno della Legge di Bilancio punta ad eliminare le commissioni legate ai piccoli pagamenti. Nel caso dell’Italia, le transazioni sotto i trenta euro non dovrebbero avere più alcun costo per l’esercente. Questa potrebbe essere un’ottima notizia per tutti, ma l’accordo non è ancora in vigore, nonostante l’ok dell’Antitrust. Molte categorie come Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti, Cna e Fipe hanno dato il benestare per l’abolizione alle commissioni sotto i trenta euro.

Secondo quanto dichiarato da Confesercenti, ogni anno potrebbero essere evitate tantissime commissioni, per un ammontare totale di 500 milioni di euro. Il nuovo protocollo è stato studiato per ridurre i costi. Se i commercianti non dovranno più pagare commissioni per mezzo miliardo di euro, le associazioni dei consumatori si aspettano che questi soldi vengano risparmiati da chi entra in un’attività commerciale per comprare.

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