Nel 2025 sono attive numerose misure economiche a sostegno delle famiglie italiane con figli: contributi per la nascita, l’asilo, la disabilità e i redditi bassi. Tutte le informazioni utili.
Nel corso del 2025, il sistema di sostegno alle famiglie italiane con figli si è arricchito di nuove misure e conferme. L’Ufficio Studi INPS e le ultime circolari attuative forniscono un quadro chiaro: i benefici vanno dalla nascita del figlioall’asilo nido, fino al sostegno per le disabilità e ai bonus per famiglie numerose o a basso reddito. Ogni bonus ha requisiti specifici, spesso legati all’ISEE aggiornato, e può essere richiesto tramite portale INPS, CAF o, in certi casi, in automatico.
Tra le agevolazioni principali si segnala la Carta nuovi nati, attiva per chi ha avuto o adottato un figlio a partire dal 1° gennaio 2025. Garantisce 1.000 euro una tantum a figlio, anche in caso di gemelli. È sufficiente avere un ISEE minorenni entro 40.000 euro e presentare domanda entro 60 giorni dalla nascita o dall’ingresso in famiglia. Il servizio è online dal 17 aprile.
Le mamme con almeno due figli, se lavoratrici dipendenti o autonome (escluse le partite IVA forfettarie), possono ottenere 40 euro netti al mese per ogni mese lavorato, fino a 480 euro complessivi. Il bonus viene pagato in un’unica soluzione a dicembre 2025. È necessario avere un reddito da lavoro entro 40.000 euro annui.
Le misure continuative: contributi in busta paga, AUU e bonus mensili
Accanto ai contributi una tantum, esistono agevolazioni più strutturate, come l’esonero contributivo per mamme con tre o più figli, riservato a chi ha un contratto a tempo indeterminato. Il beneficio, pari a 3.000 euro annui, viene accreditato direttamente in busta paga, senza bisogno di domanda, e resterà valido fino a dicembre 2026. Il figlio più piccolo deve avere meno di 18 anni.
Il perno del sistema resta l’Assegno Unico Universale, accessibile a tutte le famiglie con figli a carico fino a 21 anni, senza limiti d’età in caso di disabilità. Gli importi variano a seconda dell’ISEE e delle condizioni familiari, con maggiorazioni per figli disabili, nuclei numerosi, madri under 21, genitori soli. Le tabelle aggiornate al 2025 sono contenute nella Circolare INPS n. 33 del 4 febbraio, con indicizzazione +0,8% ISTAT.

Chi ha almeno tre figli beneficia di un bonus automatico di circa 277 euro per figlio, cumulabile con l’AUU, mentre ai nuclei con quattro figli o più spetta una maggiorazione extra di 150 euro mensili. Nessuna domanda aggiuntiva è richiesta: l’importante è aggiornare l’ISEE 2025.
L’INPS ha poi confermato l’assegno per figli disabili sotto i 3 anni con gravi patologie, che può arrivare fino a 3.000 euro annui. Le domande vanno presentate tramite CAF o portale INPS, allegando certificazione sanitaria e attestazione ISEE.
Chi è disoccupato o monoreddito, con figli disabili a carico e in nuclei monogenitoriali, ha diritto a un bonus mensile fino a 500 euro. Anche in questo caso, è necessaria la certificazione sanitaria e un ISEE valido.
Bonus istruzione e asili nido: le spese educative sotto i riflettori
Il bonus asilo nido 2025 resta uno dei più richiesti: riconosce fino a 3.600 euro all’anno per ogni figlio nato dal 1° gennaio 2025, a fronte di spese sostenute per asili nido pubblici o privati. Il contributo si richiede online sul sito dell’INPS, allegando le ricevute delle spese effettive. Sono validi anche i servizi domiciliari per bambini con patologie gravi, come chiarito nella Circolare INPS n. 60 del 20 marzo.
Infine, le famiglie con figli tra i 6 e i 14 anni, con ISEE fino a 15.000 euro, possono ottenere un rimborso fino a 500 euro per ciascun figlio per coprire attività sportive, culturali e artistiche. Questo bonus, previsto all’interno del Fondo Dote Famiglia, è stato attivato tramite emendamento alla Legge di Bilancio 2025. La domanda si presenta tramite CAF o portale INPS, allegando le ricevute delle spese sostenute durante l’anno scolastico.
Il quadro complessivo evidenzia una rete articolata di sostegni, con una forte attenzione ai nuclei fragili, alle mamme lavoratrici, ai bambini disabili e ai redditi medio-bassi. Resta fondamentale aggiornare regolarmente la DSU per non perdere il diritto alle maggiorazioni e rispettare le scadenze di presentazione indicate nelle varie circolari.